Da una settimana ho concluso il mio allattamento al seno, un lungo allattamento mai integrato da un grammo di latte artificiale, un allattamento caparbio e che ha sicuramente contribuito allo splendido legame con la mia bambina .
[Ci tengo a sottolineare che non voglio assolutamente dire che le mamme
che non hanno avuto la mia possibilità, non siano state in grado di creare un
buon rapporto con i loro figli (so che l’allattamento al seno è un campo minato
di equivoci dove spesso le donne che ricorrono alla formula artificiale si
sentono discriminate, si sentono in colpa verso se stesse e i figli e si
sentono di serie “b”, cosa assolutamente falsa).]
Il mio unico grande rammarico, in
questa meravigliosa avventura fatta di coccole, di intimità, di disponibilità e
accoglienza verso la nuova vita che ci si ritrova tra le braccia, è che il
processo di abbandono del seno è stato leggermente forzato da parte mia. Tra la
fine di ottobre e l’inizio di novembre dell’anno scorso infatti, a seguito di
una brutta influenza che mi ha disidratato ho iniziato a soffrire di ragadi
molto dolorose. Nonostante le varie cure affrontate non sono riuscita a trovar
sollievo e così, coinvolgendo Anna, le ho spiegato che la mamma aveva male, e
lei di giorno ha smesso di richiedere il seno. La poppata restava di notte,
dove il sonno, l’abitudine e la comodità mi facevano soprassedere anche al
dolore.
La situazione in quest’ultimo
periodo però, era diventata davvero insostenibile per me, i tagli sempre più
profondi e sanguinanti mi hanno imposto di metterci un punto. Le ho spiegato
bene la situazione e le prime due-tre notti sono state comunque lunghe e
impegnative, ma alla fine gli abbracci, le coccole e le parole a poco a poco
hanno preso il posto della “sicura” tetta, si è fatto spazio tra di noi un
nuovo modo di amare, che passa attraverso altri modi fatti di dolcezza, di
vicinanza e di contatto comunque nonostante l’assenza del latte.
Sono felice di quanto fatto
finora.
Sono felice di aver provato anche
questa esperienza.
Ora guardo il mio corpo, il mio
seno che a poco a poco sta tornando quello di prima (un po’ più provato direi!)
e mi chiedo se la vita mi farà riprovare le sensazioni che mi ha già regalato e
se queste sensazioni con il latte, resteranno anche nell’inconscio di chi da me
è venuto e da me si librerà lontano.
Felice settimana a tutti!
Nonostante un parto cesareo in anestesia generale, sono riuscita ad allattare per venti mesi, grazie ad un infermiera angelo che mi ha fatto conoscere la marsupio terapia. E' stata un'esperienza incredibile ed ovviamente fantastica. Ho interrotto l'allattamento al seno perché per mio figlio era diventato un abitudine che lo portava a continui risvegli notturni (anche 6/7 volte) ed io non ne potevo più. Ora spero di poter ripetere tutto con la mia seconda bambina che nascerà a maggio, anche se so già, che mi toccherà di nuovo un cesareo che rende un po' più complicato l'avviarsi dell'allattamento al seno.
RispondiEliminaChe bella testimonianza! Sono sicura che con la seconda bambina l'avvio dell'allattamento sarà sereno, nonostante il cesareo che ti aspetta! In bocca al lupo!
EliminaVale, sai che quando ho iniziato a leggere il tuo post, le prime parole mi hanno fatto pensare alla notizia di un nuovo bimbo in arrivo?...spero che l'esperienza dell'allattamento ti ricapiti presto. Buona giornata, un bacio
RispondiEliminaMah, chissà se la vita mi porterà quest'altro regalo... per ora mi godo Anna e questo nuovo passaggio più leggero per me e che ha un ricordo in più nel nostro bagaglio!
EliminaDevo farti i miei complimenti per esserci riuscita così a lungo... io verso il 7° mese di Sara non ne potevo più, ero esausta, così pian piano ho smesso di allattarla... buon inizio del nuovo cammino!
RispondiEliminaIo all'inizio mi davo una scadenza quando pensavo all'allattamento: 8 mesi, 9 mesi, 1 anno, 1 anno e mezzo... ad ogni scadenza un rinvio per gli svariati motivi ma sostanzialmente perchè entrambe lo desideravamo ancora. Io sarei andata avanti anche oltre i quasi 23 mesi con Anna ma purtroppo ad un certo punto le mie condizioni fisiche me l'hanno impedito. Per me l'allattamento non è stato un peso, soprattutto in questi ultimi mesi dove invece era proprio un angolo di coccole e di riposo... certo, i risvegli notturni quelli si son fatti sentire nel tempo!!!! Ma non rimpiango nulla!
EliminaBacioni Valeria!
Ciao cara Valentina, lo sai che mi chiedo spesso anch'io quanto e come resterà impresso nella mente delle piccole l'allattamento? Quando Alice si è staccata dal seno un po' di rammarico lo avevo, mi mancavano quei momenti di intimità e di tranquillità e anche se si trovano altre vie per stare insieme l'allattamento rimane sempre un bellissimo ricordo. Adesso mi godo questo secondo lungo allattamento di Elena...
RispondiEliminaMi dispiace solo che la conclusione sia stata accompagnata dal dolore fisico per te...
un abbraccio!
E' vero, sono proprio momenti di intimità e coccole!!! mi mancano già!Un caro abbraccio anche a te!
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