Chi mi conosce sa che amo molto leggere.
Fin da piccolina i libri mi hanno conquistato, in particolare quando con la scuola elementare ho scoperto la biblioteca e le sue infinite possibilità di lettura. Mi ha sempre entusiasmato l'idea di avere un tempo prestabilito per leggere e tenere tra le mani un libro passato per altre mani e altri occhi, fantasticavo su chi l'aveva letto prima di me e, in un certo senso, era come se si arricchisse di qualcosa che gli altri avevano lasciato.

Io ho iniziato a leggere qualche libro ad Anna all'età di 4-5 mesi, abbiamo iniziato guardando le figure e mettendo come sottofondo qualche audiolibro, lei non mi è mai sembrata particolarmente entusiasta, anzi, quando inziavo a leggere io per lei sembrava innervosirsi! Questa cosa da una parte mi aveva demoralizzato, ma dall'altra mi aveva spronato a cercare nuove strade.
Innanzittutto non ho mai smesso di comprare libri: da quelli morbidi, a quelli tattili con il peletto sugli animali, a quelli cartonati con finestrelle o con tasselli musicali. Proponendogli tanta scelta lei ha cominciato a degnarli di sguardo, io non ho mai smesso di coinvolgerla nella lettura, di spronarla e incuriosirla e cosi, passo dopo passo, si è avvicinata alla lettura, ora è un appuntamento quotidiano in vari momenti della giornata! Non possiamo più stare senza libretti, senza figure da indicare con il ditino e cercare di ripetere il nome, senza versi di animali e senza piccole storie di amici!!!!
La mia perseveranza mi ha premiato e leggere nel libro "Me lo leggi?" che questa pratica è considerata un metodo di educazione ad alto contatto, un momento che con il tempo si imprime nella mente del bambino, lo rassicura, lo fa sentire amato e importante perchè il genitore che gli legge qualcosa è dedicato esclusivamente a lui/lei. E' un'attività esclusiva che rinsalda i legami, che aiuta a superare ed esorcizzare paure (es. la paura dei medici), affrontare nuove situazioni (es. arrivo di un fratellino), arricchisce il vocabolario e facilita la lettura quando il bimbo cresce.
La mia perseveranza mi ha premiato e leggere nel libro "Me lo leggi?" che questa pratica è considerata un metodo di educazione ad alto contatto, un momento che con il tempo si imprime nella mente del bambino, lo rassicura, lo fa sentire amato e importante perchè il genitore che gli legge qualcosa è dedicato esclusivamente a lui/lei. E' un'attività esclusiva che rinsalda i legami, che aiuta a superare ed esorcizzare paure (es. la paura dei medici), affrontare nuove situazioni (es. arrivo di un fratellino), arricchisce il vocabolario e facilita la lettura quando il bimbo cresce.
Oggi noi leggiamo prima di andare al nido, coccolandoci sul divano prima di iniziare la giornata, poi leggiamo prima del pisolino pomeridiano per rilassarci e quando ci si sveglia i libri vengono tutti presi in mano, osservati, toccati e aperti, "letti" e curiosati.
L'ultimo appuntamento con la lettura è alla sera, ci portiamo in camera un libro, questo è il momento più speciale perchè con noi c'è anche il papà che ci legge una storia finchè io allatto Anna.
Sono rituali che siamo felicissimi di aver creato perchè danno sicurezza alla nostra Principessa e regalano serenità anche a noi che abbiamo la possibilità di fermarci e rilassarci.
E voi, amate leggere per i vostri bambini?
Eccoci nei vari momenti di lettura www.panegirasoli.blogspot.it |