giovedì 9 febbraio 2012

Accudimento dei figli e riflessioni sui pregiudizi culturali

Come mi infastidiscono i luoghi comuni! Soprattutto quelli sull'accudimento dei figli, mi chiedo perché le persone, quando si parla di bimbi piccoli, si sentano sempre in dovere di dispensare consigli non richiesti e quasi mai graditi.

Quante stupidaggini si affermano in merito a quest'argomento!

Mi è capitato, proprio nei giorni scorsi, di avere un confronto con una persona con cui tra l'altro non ho neppure una grande confidenza, quand'ha saputo che sto ancora allattando (p.s.= la mia bimba ha solo 11 mesi!)… APRITI CIELO!

Secondo lui mi ritroverei una bimba viziata, sempre attaccata e dipendente da me, io sarei schiava di questa cosa ed esaurita perché "sfinita" dall'allattamento. Il discorso è poi scivolato sull'assurda conclusione che allatto per volere mio, per una sorta di morbosità secondo la quale non voglio far crescere mia figlia… ALLUCINANTE.

Io, che sono una persona diplomatica e non arrivo quasi mai allo scontro, mi sono limitata a citare le linee guida dell'OMS, dei pediatri, del personale ospedaliero… niente da fare, tutto inutile, lui era convintissimo della sua posizione, inamovibile perché i suoi figli a 7 mesi sono stati svezzati del tutto e passati al latte vaccino… mi ha consigliato delle belle pastasciutte per la mia cucciola (come se non si sbarbasse pure quelle!).

Io, basita dalla situazione, mi sono dovuta ascoltare che queste povere creature sono state lasciate piangere di notte perché altrimenti "non ci si libera più" e bisogna dormire… che i figli vanno "educati fin da subito".

AH PERO'.
EDUCATI.

Chissà cosa penserebbe se sapesse che la mia cucciola è in un lettino attaccato al nostro, a metà notte la allatto ancora a richiesta (non si calma con il ciuccio, ha proprio bisogno di mangiare ed essere coccolata da me) e se è ammalata passiamo la notte tutti e tre accoccolati nella speranza di aiutarla a superare il malessere.

Chissà cosa penserebbe della bravissima Alessandra Bortolotti, psicologa perinatale e autrice del bellissimo libro "E se poi prende il vizio?" edito da Leone Verde, in cui si spiega molto bene, con tanto di riferimenti bibliografici autorevoli, la necessità che hanno i cuccioli, anche quelli di uomo, di poppare e di essere coccolati, di dormire con i genitori.

I bambini di tutto il mondo, fatta esclusione per la cultura occidentale, sono cresciuti seguendo la natura, assecondando l'istinto materno (che non sbaglia mai e appaga e gratifica) e restando ben attaccati ai genitori, in particolare alla figura materna, soprattutto nei primi anni di vita, non delegando ad altri l'esclusività di questo rapporto.

Quanto più il bambino è assecondato nelle sue esigenze primarie e fondamentali (mangiare/bere, dormire ed essere coccolato, "contenuto" in un abbraccio che cerchi di riprodurre la sensazione uterina di avvolgimento), tanto più crescerà sereno, fiducioso, e indipendente, consapevole che la sua famiglia è sempre un porto fisso su cui approdare.
 

Via i preconcetti, ognuno deve essere libero di crescere i propri figli come preferisce a seconda della propria inclinazione, delle proprie idee e del bambino che stringe tra le braccia. Non esiste una regola uguale per tutti, non esistono teorie ed esperti che possano decidere per la madre e per il suo istinto!
E' ora di liberarsi di un certo tipo di cultura che promuove il “basso contatto con i bambini”, cultura serva del mercato e del marketing che crea falsi bisogni, che "adultizza" i bambini, generando l'idea di autonomia precoce, facendo passare il messaggio che si può "vivere nonostante i figli"e non "con i figli".
I figli insegnano l'amore, quello vero, assoluto, è bellissimo stare con loro e vivere di loro, godiamoci questa risorsa amandoli secondo natura e senza condizionamenti.


4 commenti:

  1. la penso come te!!!
    e adoro i libri di questa edizione... allatto ancora il mio secondo figlio che ha quasi 15 mesi :-) come ho allattato tanto la prima!
    un abbraccio

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    1. Vero, questi libri sono stupendi, io non riesco a fermarmi e li sto leggendo tutti!

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  2. Sante Parole, sai cara oggi esistono i TUTTOLOGI esperti di qualunque argomento....quando nasce un bambino nasce anche una mamma e un papà e i miei consigli possono andare bene a mio figlio, ma nn al tuo!Io dico sempre a mio figlio, che ho tirato su da sola ed ora ha 15 anni: " Guarda, Osserva, Impara... e non lo fare!" Prendi il meglio da tutti ma poi segui una linea tua!. A volte sento dire dei bambini che a 6 anni o più dormono con i genitori: allora domando ai grandi: "perchè mamma e papà dormono assieme? "Complesso di Edipo o Elettra?". La prox volta non ti confondere neanche a discutere...tempo sprecato, impara a schermarti pensando a qualcos'altro. Ciao mammy

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    1. Ciao Anna, i tuttologi sono proprio la peggiore categoria... anche perchè credendo di sapere non si sforzano quasi mai di approfondire un argomento.
      Anch'io prima che nascesse Anna avevo certe idee, sull'allattamento, sulla nanna, sulle coccole... poi, quando un figlio nasce, tutte le tue teorie si polverizzano ed esiste solo la pratica... e l'interazione tra te e il cucciolo. Tutto viene capovolto e allora si impara, si prova, si trova la propria strada. Non sempre coincide con il pensiero iniziale... ma non importa... ciò che conta sono i valori che si vogliono trasmettere, il considerare i figli come persone, per quanto piccole, ma sempre persone.
      Un grande abbraccio a te!

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