lunedì 28 maggio 2012

Marmellata di ciliegie

Quanto adoro questo frutto!!!
Da qualche anno poi, un albero nel giardino dei miei, ne produce una buona quantità e davvero non c'è niente di più gratificante che arrampicarsi sulla scaletta e raccogliere questa golosità facendo a gara a chi ne trova di più, a chi ne mangia meno durante la raccolta e a chi arriva più in alto!

Domenica, approfittando del sole, di mio fratello Ale e di questo meraviglioso albero, ne ho raccolte quasi 2 kg e così, dopo averne mangiate un pò e usate in una macedonia, ho pensato di fare una bella marmellata, da gustare nei mesi freddi, ricordando queste belle giornate!

Ho lavato e snocciolato, con l'aiuto del mio maritozzo, le mie ciliegie, le ho pesate ed erano circa 1,200 kg. A questo punto ho aggiunto 250 gr di zucchero di canna integrale bio e ho messo a macerare le mie ciliegie in frigo in una terrina d'acciaio. Sarebbero sufficienti 6 ore di riposo, ma io in relatà le ho lasciate ferme dalle 22.00 alle 13.00 del giorno successivo, quando al rientro dal lavoro le ho messe in una pentola a bollire. Non ho utilizzato il coperchio, ho lasciato che il sughino si restringesse e con un minipimer ho frullato grossolanamente il composto, lasciando dei pezzi interi di ciliegia.
Ho lasciato cuocere finchè il composto non si è addensato per bene,circa un'ora a fuoco moderato/basso; per capire se era ora di invasare ho fatto la classica prova del piattino: ho messo una goccia di marmellata in un piattino, l'ho inclinato e se scendeva lentamente allora la mia conserva era pronta!
Ho invasato quand'era tutto bollente e chiuso bene, capovolgendo immediatamente i vasetti e coprendoli con una copertina.
Li ho lasciati riposare fino a completo raffreddamento, allorchè il coperchio è sceso e ha creato il vuoto nel vasetto.

Ora li lascio "stagionare" per qualche mese e poi pancia mia fatti capanna!!!

giovedì 24 maggio 2012

Focaccia ripiena: da leccarsi i baffi!

Ecco una ricetta da leccarsi davvero i baffi, ispirata da una delle tante stupende ricette regalate da Daria, che ho provato sabato sera al posto della consueta pizza.
Io vi lascio la mia personale ricetta, chiaramente chi non ha la pasta madre può provare a rifarla con il lievito di birra, saltando il passaggio del rinfresco e accorciando i tempi di lievitazione, ma io consiglio sempre di autoprodursi o trovare uno spacciatore di pasta madre nelle vicinanze perchè ne vale davvero la pena.

Alla mattina, come al solit verso le 8.00, ho rinfrescato il mio lievito con 130 ml di acqua a temperatura ambiente e 200 gr di farina bio.
Verso le 13, da questo impasto ho prelevato circa 130 gr di pasta madre, l'ho sciolto con 130 ml di acqua, ho aggiunto 1 cucchiaino e mezzo di sale fino, 1 cucchiaino di malto d'orzo, 3 cucchiai di olio evo, un rametto di timo e uno di rosmarino freschi tritati finemenente e 170 gr di farina bio 0 e 70 gr di farina di avena integrale bio. Ho lavorato l'impasto in un tagliere di legno finchè non si è creata una bella palla liscia e morbida, l'ho diviso in due e una parte l'ho steso in una teglia rotonda (una tortiera da 24-26 cm va benissimo) e l'ho farcito con una zucchina e una melanzana tagliate a rondelle  sottile e grigliate precedentemente e una mozzarella a straccetti.

A questo punto, ho tirato con il mattarello anche il secondo impasto e l'ho adagiato sopra la farcitura avendo cura di sigillare bene i bordi.

Ho messo a lievitare per 5 ore circa dentro il forno spento con la teglia coperta da un canovaccio.
Alle 18.30 circa ho preparato un'emulsione di olio evo e acqua che ho spennellato abbondantemente sopra la focaccia (che nel mentre era bella lievitata) e ho cosparso di erbette aromatiche freche tritate (timo, rosmarino,maggiorana e origano secco pugliese) e qualche granellino di sale grosso.

Ho infornato a 180° per 30-40 minuti, i primi 10-15 minuti nella parte bassa del forno e poi a metà.

Prima di servire ho aspettato 15-20 minuti che si intiepidisse!!!
Fantastica!!!
Con tutte le verdure che ora la stagione ci proporrà, non vedo l'ora di provarla con pomodorini, peperoni, fagiolini....

lunedì 21 maggio 2012

Pagnotta all'avena

In questo periodo ho sperimentato una nuova farina: l'avena. Dopo essermi innamorata del suo latte, dal gusto dolce, aromatico come una mandorla e dissetante, ora le mie attività si stanno espandendo all'utilizzo del cereale e della sua farina.
Presto sperimenterò i muesli, non appena tutti i malanni primaverili da sbalzi di temperatura e virus se ne vanno definitivamente da questa casa!
Per ora ho provato una focaccia ripiena di cui metterò la ricetta a breve e questo fantastico pane.
Ho rinfrescato la mia pasta madre come al solito, alla mattina alle 7.00 appena sveglia, con 130 ml di acqua a temperatura ambiente e 200 gr di farina bio.
Alle 13.00 circa ho preso la mia pasta madre, ne ho conservato un vasetto per la lavorazione successiva e tutta la restante l'ho sciolta in 300 ml di acqua a temperatura ambiente, ho aggiunto un cucchiaio di malto d'orzo, due cucchiaini di sale fino, un cucchiaio di olio evo. A  questo punto ho aggiunto 200 gr di farina integrale d'orzo e 300 gr di farina di frumento 0. Ho lavorato a lungo fino ad ottenere un bell'impasto liscio ed omogeneo che ho messo a lievitare fino alle 18.00 circa in una ciotola di vetro coperto con un panno, lontano da correnti d'aria.

A questo punto ho ripreso il mio impasto lievitato, ci ho fatto 3 giri di pieghe molto delicatamente in modo da non far uscire l'aria catturata dal lievito e  ho cosparso la pagnotta di fiocchi d'avena. Ho fatto 3 incisioni sul pane e lasciato lievitare un'altra ora abbondante. Alle 20.15-20.30 circa ho infornato con la solita ciotolina d'acqua in forno, a circa 240 gradi i primi 15 minuti e poi per circa 40 minuti a 210 gradi.

Buon appetito!!!!

domenica 20 maggio 2012

La terra trema... e con lei pure io

Stanotte, alle 4.05 ci siamo svegliati in preda ad una paura mai sentita per una forte scossa di terremoto.
Io abito in Veneto e l'epicentro è stato in Emilia, non oso pensare alle povere persone che abitano lì e alla loro angoscia.
Non posso non pensare alle vittime de L'Aquila che in una notte qualsiasi si sono viste spazzar via tutto, nel peggiore dei casi pure la vita...
Non posso non sentirmi agitata anche ora che sto scrivendo e sono con tutti i miei sensi allerta alla ricerca del pur minimo segnale di pericolo.
Stanotte, eravamo pacificamente nel pieno dei nostri sogni, Anna nel lettone tra di noi e il suo lettino attaccato al nostro letto, dalla mia parte.
Ad un tratto si sente tremare, ma io non me ne rendo conto immediatamente... credo sia un sogno. Sento dei rumori strani, sento sbattere dei vetri, sento il lettino accanto a me muoversi, le sbarrette di legno sbattere velocemente... Davide si alza in un balzo e urla "VALE!!! VALE!!!". Io chiedo in angoscia "ANNA!!! ANNA!!! DOV'E'? CHE SUCCEDE?" (sento che sta succedendo qualcosa di grave, sento paura e impotenza, non realizzo subito che è terremoto o forse lo sapevo ma avevo solo bisogno di sentirmelo dire), e lui, con la bambina in braccio mi dice "SCENDI, SCENDI, VELOCE, ODDIO IL TERREMOTO!!!"
In un baleno abbiamo fatto le scale, disattivato l'allarme e ci siamo ritrovati in giardino, pieni di angoscia, in pigiama, scalzi, Anna coperta con solo il mio trench blu (prima cosa che mi era venuta in mano) che ci guardava con gli occhi sgranati e non proferiva nemmeno un versetto, i cani che abbiavano terribilmente, il resto era un silenzio ancor più spaventoso...
Tutto si era fermato, eccetto i nostri cuori che battevano all'impazzata, i nostri occhi che cercavano non si sa cosa, il nostro bisogno di stare abbracciati e uniti.
Dopo circa 10-15 minuti siamo rientrati, pieni di paura, non siamo risciti a dormire più, alle 5.00 un'altra scossa solo un pò più breve ma sempre forte ci ha fatto balzare nuovamente, stamattina abbiamo appreso dai tg la gravità del terremoto.
Io non riesco a liberarmi da questa angoscia che sento dentro, da questa paura per la mia famiglia, da questo senso di impotenza, dal terrore di perdere tutto.
Un pensiero va a chi ha perso la cosa più importante: la vita.
Speriamo di passare una notte migliore... anche se lo sciame sismico con le sue scosse di assestamente continua a farsi sentire incessantemente.

sabato 19 maggio 2012

Oggi non scrivo

Oggi avrei voluto postare una ricetta ed essere frivola, ma dopo la terribile tragedia di Brindisi, l'attentato in cui un'innocente sedicenne ha perso per sempre la vita, un'altra ragazza è gravissima e altri 4 sono feriti, devo, per dovere morale, stare zitta.
Non ho idea di chi siano le mani di questo terribile crimine, di certo parliamo di persone che del cuore non ne conservano neppure il ricordo, ora posso solo immaginare il profondo dolore dei parenti delle vittime, delle mamme e dei papà sperduti  e increduli perchè convinti di mandare i figli in un luogo sicuro e al riparo da pericoli e male...
Sono sgomenta e arrabbiata con quest'Italia che va  rotoli ovunque, per oggi "bypasso" la ricetta e tutte le mie piccole cose che di fronte a tanto male mi sembrano le più stupide che esistano.

sabato 12 maggio 2012

Nozze di legno o di seta?

Oggi io e Davide festeggiamo il nostro QUINTO ANNIVERSARIO DI NOZZE...
Quanti ricordi, quanto Amore!!!

Non riesco a trovare parole sufficienti per raccontare questi anni, tutta questa vita, le condivisioni, gli abbracci, i conforti, le parole... non riesco a tradurre in una frase l'immensità del dono di Anna, non sono in grado di pensare alla mia vita senza intrecciarla alla sua, le circostanze cambiano continuamente e noi ci evolviamo, cresciamo, ci completiamo.

Per sfizio mi son cercata in internet a che nozze corrisponde il quinto anniversario... alcuni parlano di nozze di seta, altri di nozze di legno... per me sono semplicemente nozze d'amore, quello profondo e sincero, quello che ci illumina la strada e che ci ha fatto camminare fin qui mano nella mano, passo dopo passo affrontando la vita e le sue sfide, e che ci accompagnerà nel nostro futuro.

Ti amo Davide.






giovedì 10 maggio 2012

Buon Compleanno Amore!

Oggi è il compleanno di Davide, mio marito, ebbene sì, da oggi è più vecchio di me e manterrà questo suo status per poco più di tre mesi, allorchè lo raggiungerò nel giorno 21 di agosto!

Non posso non pensare al fatto che quasi metà della nostra vita l'abbiamo passata assieme, considerando che ci siamo conosciuti fortuitamente nel terzo anno di liceo finendo perfino in banco insieme e che da allora praticamente non ci siamo più lasciati, crescendo insieme e realizzando il sogno di formare una famiglia tutta nostra...

Auguri al mio amore, auguri al mio trentunenne preferito, al mio compagno di vita, al papà della mia bimba, al mio saggio e fidato consigliere, all'uomo che è al mio fianco sempre...

Per festeggiare oggi mi ha chiesto:
1) le piadine di pasta madre (ricetta regalatami dalla mia amica Daria)
2) una torta al cioccolato

Nell'ottica della condivisione dei regali, a voi le ricette!


PIADINE DI PASTA MADRE
Prendere della pasta madre rinfrescata dal almeno 4-5 ore (o un avanzo di pasta madre, circa 150 gr.
Aggiungere semplicemente un cucchiaio di olio evo, un pizzico di sale e farina quanto basta per avere un panetto morbido che andrà suddiviso in tre parti e steso con un mattarello a forma di cerchio in un tagliere di legno ben infarinato.
Scaldare molto bene una padella antiaderente e adagiarvi la piadina. Non serve olio. Cuocere 2-3 minuti per parte, la piadina si gonfierà un pochino. Quand'è cotta farcire subito a piacere.
La mia piadina era con stracchino, rucola e pomodorini a pezzettini e quella di Davide invece con stracchino, rucola e un paio di fette di prosciutto cotto.






DOLCE AL CIOCCOLATO

Devo dire che oggi non ero per niente ispirata a fare un dolce... ma vista la richiesta del mio Amore non ho potuto far altro che rimboccarmi le maniche e mettermi all'opera. Avevo poco tempo e mille cose da fare per cui ho optato per un dolce semplice e che fosse abbastanza cioccolatoso come piace a lui.
Ho apportato delle varianti alla classica torta allo yogurt e ho fatto così:
Ho mescolato un paio di uova bio con circa 120 ml di yogurt bianco autoprodotto. Ho aggiunto 50 ml di olio di semi di girasole bio spremuto a freddo, circa 150 gr di zucchero di canna integrale (due misurini intendendo come misurino un vasetto vecchio di yogurt), circa 250 gr di farina 0 bio (3 vasetti),una bustina di lievito per dolci bio,un paio di cucchiai di cacao amaro in polvere e un cucchiaino di crema al cioccolato (io ho usato la Nocciolata Rigoni che rispetto alla classica Nutella è bio e ha solo olio di girasoli). Ho mescolato bene tutto, ho versato in una tortiera in silicone e infornato per almeno mezz'ora a 180° facendo la "prova stuzzicadente" prima di sfornare... devo dire che per essere poco ispirata non è venuta per niente male!

lunedì 7 maggio 2012

Ricetta regalata: il pancotto

Questa ricetta me l'ha regalata la mia amica Manu, che da poco ha pure aperto un blog per condividere anche lei la passione della cucina e della scrittura... ve lo consiglio!

La ricetta è semplice e "povera", riciclosa e ottima per grandi e piccini... E quando si tratta di far fuori qualche avanzo la sottoscritta non si tira mai indietro, perchè non si deve mai sprecare il cibo: sarebbe davvero un male verso il mondo...

E se poi, questo avanzo è del buonissimo pane autoprodotto con pasta madre e farine bio, allora è ancora meglio!!!

Prendere del pane raffermo (io ce l'avevo integrale di segale), circa 250-300 gr, coprire con acqua e lasciar riposare un paio d'ore. Mettere a cuocere a fuoco basso, mescondo spesso. Vanno aggiunte un paio di foglie di alloro, e poi ho personalizzato con  uno spicchietto d'aglio intero (che poi ho tolto) e due cucchiai di passata di pomodoro. Far proseguire la cottura finchè non diventa tutto abbastanza "papposo", aggiungendo eventualmente acqua quanto basta.

Servire caldo con un bel filo di olio evo e una spolveratina di grana grattuggiato!

Buonissimo....Grazie Manu!!!!!!

martedì 1 maggio 2012

1 maggio... si festeggia davvero?

Oggi è la festa dei lavoratori e prevedo già che, come tutti gli anni, si rincorreranno e si perderanno fiumi di parole vuote e di retorica sul lavoro, sulla sicurezza, sull'equità e sul diritto, sulla crescita e sull'occupazione.
Eppure, mai come quest'anno, queste parole mi irritano e alla fine mi chiedo cosa ci sia davvero da festeggiare...visto che troppo spesso la disperazione e la rabbia prendono il sopravvento.
Festeggiamo un'Italia vecchia, stanca, che si piega al potere, un'Italia che ha poche speranze, che non contempla i giovani, le famiglie, l'intraprendenza e la voglia di fare.... un'Italia che non investe nelle donne, un'Italia che non ne ha capito il valore, un'Italia che denigra gli anziani e i malati, che mortifica le scuole, l'istruzione e la ricerca.
Festeggiamo un lavoro che non c'è, festeggiamo le aziende che chiudono, che delocalizzano all'estero,festeggiamo le tasse che aumentano su tutti indiscriminatamente, festeggiamo i furbi che la fanno franca, festeggiamo la perdita del valore del nostro stipendio, festeggiamo i tagli...
Festeggiamo una casta che nemmeno sa di cosa sto parlando perchè vive in un mondo parallelo al nostro fatto di lucette e balocchi, festeggiamo gli ultimi anni di cassa integrazione perchè poi ci toglieranno pure quelli, festeggiamo il precariato, le aperture domenicali, la "flessibilità" del lavoratore, i suicidi dei piccoli imprenditori strangolati dai debiti.
Festeggiamo le silenti morti bianche quotidiane.

Che tristezza questo primo maggio.
Si fa fatica a sorridere.

Eppure c'è chi ce la fa... chi riesce a regalare un sorriso, una speranza a questa Italia nonostante le tensioni e le difficoltà, c'è chi non perde la voglia di cercare un nuovo lavoro, di adattarsi alle nuove realtà, di mettersi in gioco anche se è dura, di fare figli, di essere generoso e di non smettere di sognare... perchè al di là della sterilità e ipocrisia della nostra classe politica l'Italia è un popolo formato soprattutto da brava gente, che si rimbocca le maniche sempre.

E allora va a loro il primo maggio. Un primo maggio dal sapore di stanchezza e di difficoltà, ma pur sempre un primo maggio.

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