lunedì 26 marzo 2012

Due premi ricevuti e due premi ridistribuiti: ecco le blogger che premio!

Sono lusingata!!! Nel giro di quindici giorni mi sono stati consegnato due premi da Daria, una grande amica blogger che ho conosciuto qualche mese fa e che mi ha donato Lia, una figlia della sua Gilda, la pasta madre!!!
Grazie al suo blog prendo spunto per ricette e idee da riproporre alla mia bimba, il suo stile di vita ecologico e sano è esempio per me!
Questi premi servono a creare una catena affinchè chi lo riceve lo possa donare ad altri blogger e scambiare cosi indirizzi e idee, pensieri e immagini.


PREMIO NUMERO UNO:

Il mio Liebster Blog lo consegno a:


PREMIO NUMERO DUE:


Il secondo premio, The Versatile Blogger, sempre consegnatomi da Daria e sempre allo scopo di far conoscere e circolare gli indirizzi blog, prevede che si regali questo premio a 7 blogger e che constestualmente ci si faccia conoscere scrivendo 7 cose su di sè:

1- adoro la mia famiglia, la mia bambina Anna e mio marito Davide sono la linfa della mia vita
2- da qualche anno mi interesso ad ecologia e ambiente e sempre più cerco di adottare uno stile di vita che sia sostenibile e in linea con i miei pensieri
3- amo gli animali e adoro la natura, i colori delle scampagnate in primavera, il rumore riflessivo delle onde del mare in inverno e il fresco e la pace dei monti in estate
4- amo leggere, di tutto, in questo periodo leggo molti libri di maternage
5- mi piace cucinare, sono quasi vegetariana, mi devo sottoporre a qualche boccone di carne quando vado da mia mamma che non riesce ad accettare questa mia decisione
6- suono la chitarra e un pò il pianoforte, la musica è una passione e tutto sa essere sottofondo della mia vita, anche il rumore di un tacco
7- ricerco la PACE: dentro di me, nel mio piccolo mondo, nei miei gesti, nella mia quotidianità

Passo questo premio a queste amiche:
Mi raccomando parlate di voi e distribuite a vostra volta il premio!


    Buone letture dei blog!

    domenica 25 marzo 2012

    Week end di sole, giochi e "dolce che è una rosa"

    Week end di sole, ovvero giornate all'aperto a giocare, a sperimentare con i sassi, con l'erba, con il cane Arturo...
    Finalmente dopo un inverno di malanni, di umidità, di tosse perenne, ecco arrivare il sole che scalda il cuore e la pelle e siamo davvero tutti pronti a vivere ogni giorno di questa stagione con uno spirirto di gioco e di scoperta, di fiducia e allegria.
    Sabato siamo stati da amici con bambini e nel pomeriggio, approfittando di un giretto in bici di Anna e Papà ho preparato un dolcetto alle mele: semplice e d'effetto, gustato anche dai più piccoli.

    Il mio dolcetto alle mele
    Prendete 80 gr di burro mordido bio e scioglieteli con 4 cucchiai di zucchero grezzo di canna. Incorporate successivamente 1 uovo bio, una mela grattuggiata, 10 cucchiai di farina 0, un cucchiaino di bicarbonato e 1 cucchiaino di semi di vaniglia. Questa sarà la base del dolce. Disponete nella tortiera e ora preparatevi a decorare con 3-4 mele (dipende dalla grandezza, le mie erano bio ed erano piccine) tutta la torta. Più mele mettete più sarà buono il dolce. Infine cospargete con un cucchiaio di zucchero grezzo le mele. Forno caldo a 180 gradi per 45 minuti circa. È un dolce morbido e umido e cosi decorato il figlio della mia amica ha esclamato: "ma questo non è un dolce, è una rosa!!!"


    Oggi invece ce ne siamo andati dai nonni a pranzo e in mattinata siamo stati ai giardinetti A giocare con scivolo e altalene...che bello!!!
    Anna felice

    Anna e Papà: i miei immensi amori

    Io, Anna e lo scivolo rosso del parco
    Queste giornate ricaricano proprio e siamo pronti a ricominciare un'altra settimana!!!

    lunedì 19 marzo 2012

    Auguri ai miei papà!

    Auguri a tutti i papà, auguri al mio papà e auguri a mio marito, al compagno della mia vita che da poco più di un anno è diventato papà.
    Un papà che si mette alla prova, che dà il massimo, che torna a casa la sera e cerca la sua bambina, che non ha paura di cambiarla, che nonostante la stanchezza se la prende sempre tra le braccia, che si preoccupa quando non mangia, un papà che ci prepara il letto per la tetta della nanna, un papà che ci accende l'aromaterapia in camera, un papà che ci coccola, un papà che sparecchia la tavola quando mamma è stanca, che raccoglie i giochi sparsi per la casa, che stende la lavatrice.
    Un papà che monta il giochino e lo aggiusta quando si rompe, un papà che rimbocca le coperte.

    Auguri a questo papà speciale, che sa comprendere il mio amore per Anna, che ammira il mio istinto e che sa esserci senza invadere i nostri spazi.
    Auguri a questo papà che ci ama e che vive giorno dopo giorno il suo ruolo, facendoci crescere e crescendo anche lui.
    Auguri a lui che ha pazienza con me e mi ama nonostante le mie stanchezze.
    Auguri all'uomo della mia vita e al primo grande amore di Anna.

    Noi oggi gli abbiamo preparato un regalo con le tempere, un bel disegno con le mani!!! Che divertimento!
    Sperimentando i colori nelle mani

    Pittura "alternativa"

    Ecco il risultato finale!
    Posted by Picasa

    mercoledì 14 marzo 2012

    Dolce ricicloso: cioccolato, pere e pane vecchio!

    Ecco un dolce che mi ha stupito, innamorato e che voglio suggerire a tutte le care persone che, con gentilezza, passano di qua e mi leggono: Signore e Signori, vi presento il mio DOLCE DEL RECICLO!

    Avere un avanzo di pane, ormai tutto duro e non aver voglia di fare nè crostini, nè pangrattato?
    Sapere che questo pane è autoprodotto con lievito madre e con farina di farro bio e che quindi vale molto di più di quanto si creda?
    Ecco, avete trovato la base della vostra ricetta!

    Ho preso il mio avanzo di pane, penso intorno ai 2 etti e mezzo, ma vanno bene anche 3 etti. L'ho messo in ammollo tagliato a pezzettini in una ciotola con acqua e mezzo bicchiere di latte per circa tre ore.
    Ho ripreso il pane che nel frattempo era diventato una poltiglia morbida, l'ho strizzato e ci ho aggiunto 50 gr di zucchero di canna integrale, 30 gr di cacao amaro in polvere, 30 gr di farina di farro (ma va bene anche una normale farina 0 o integrale), 30 ml di olio di girasoli bio, un cucchiaino di semi di vaniglia (no vanillina, i semini di vaniglia veri!), una pera tagliata a pezzettini e una bustina di lievito biologico per dolci.
    Ho mescolato bene il tutto, ero senza uova e quindi non ne ho aggiunte ma si è aggregato bene lo stesso, quindi non le metterò nemmeno la prossima volta.
    Ho oliato una pirofila quadrata e ci ho versato l'impasto. Ho decorato con un'altra pera e cosparso con un cucchiaio di zucchero di canna.
    Ho infornato per 20-25 minuti in forno caldo a 180°.

    Stra-buonissimo, stra-semplice, stra-economico e stra-ecologico!
    Credo venga buono anche con la banana al posto della pera... proverò!
    Nel frattempo ci siamo gustati questo ed è andato a ruba con quel gusto goloso di cioccolata che conquista tutti!

    sabato 10 marzo 2012

    Ricetta svuota-frigo: il Gateau di Patate e Radicchio


    Eccomi qua, dopo qualche giorno di assenza, ma tra i festeggiamenti per il compleanno della piccola, qualche impegno e qualche fastidio da dentini, non riesco mai ad aggiornare il blog con la frequenza che desidero!

    Ad ogni modo oggi voglio lasciarvi una ricettina svuota-frigo, che mi è riuscita l'altro giorno, quando ero in piena crisi di idee da cena!

    Ho lessato bene 5 patate non grandissime, non le ho pesate, ma saranno state 500-600 gr. Le ho schiacciate bene e le ho messe da parte a raffreddarsi.
    Nel mentre ho preso un cespetto di radicchio di Treviso, l'ho lavato e tagliato a pezzettini, l'ho saltato in padella con un goccino d'acqua e mezza cipolla di Tropea, salando leggermente.
    Nel frattempo ho tagliato a cubetti una mezza mozzarella che altrimenti in frigo avrebbe presto vissuto il trapasso a miglior vita... ok, quasi tutto pronto.
    Ho preso allora le mie patate schiacciate, le ho salate leggermente e ci ho aggiunto un uovo bio.
    Ho mescolato bene e ho preso una pirofila alta, tipo da sufflè.
    L'ho unta con un filo d'olio e cosparsa di pangrattato. Ho schiacchiato nel fondo metà delle mie patate, ho versato il radicchio saltato, metà della mozzarella a dadini e ho ricoperto di nuovo il tutto con le restanti patate.
    A questo punto ho cosparso di pangrattato mistato con un cucchiaio di parmigiano grattuggiato e infornato a forno caldo a 180 gradi per una mezz'oretta o meno, il tempo di gratinarsi!

    Davvero buono per noi che amiamo il radicchio, l'ho servito con un pò di insalata e piselli.

    Buon appetito e buon sabato!

    Posted by Picasa

    lunedì 5 marzo 2012

    Buon primo compleanno Anna-Vita-Mia!

    Auguri!!! Auguri auguri auguri!!!!
    Eccoci qui, un anno dopo il tuo arrivo, felici, un pò più assonnati, pieni di sorrisi e di gioia, ricchi di fantasia e voglia di giocare, pieni di pazienza e di illuminati dai tuoi occhioni scuri.
    Eccoci qui, un anno dopo quella meravigliosa notte che ci ha portati a te.
    Un anno fa entravo timidamente in sala travaglio alla mattina del 4 marzo per farmi indurre il parto in quanto proprio non ne volevi sapere di uscire di lì.
    Con un pò di manovre e un'induzione con gel ancora non avevo le giuste contrazioni... passata tutta la mattinata, ormai era in procinto di finire anche il pomeriggio... i dolori cominciavano a farsi sentire più forti e forse anche più regolari, ma solo dopo una doccia calda di quasi un'ora il ritmo e l'intensità delle contrazioni erano diventato quello giusto.
    Dei dolori non saprei parlar molto, sentivo la pancia indurirsi, sentivo dolori alla schiena e stanchezza, ricordo i numeri verdi e rossi del cardiotogografo ancorato al pancione, avvertivo l'onda delle contrazioni. Verso le 22.00 comincio a sentire un bisogno irrefrenabile e assoluto di spingere. Spingere con ogni muscolo e con tutte le mie forze. In sala travaglio avevano partorito già tutte, ero rimasta solo io e questo mi ha dato il vantaggio di avere tutta per me un'ostetrica meravigliosa, la dolce Sara, che ha accompagnato Anna e me in questo viaggio meraviglioso. Mi ha dato l'opportunità di provare varie posizioni per attutire il dolore, alla fine la migliore per me era la posizione accovacciata, come mi aveva insegnato la mia maestra di yoga, l'asana della ghirlanda.
    Ero stanca, le contrazioni si erano ravvicinate molto, io mi concentravo solo sul respiro, sullo sfruttare al meglio la contrazione per spingere fino a 2-3 volte almeno con tutte le mie forze. Pensavo solo ad Anna, al fatto che presto l'avrei conosciuta e abbracciata.
    Ho cercato di non perdere mai di vista questo obiettivo, cercavo di non pensare ad altro che a lei, era per quel motivo che ero lì, che spingevo e sapevo che insieme ce l'avremmo fatta.
    Davide, angelo instancabile, era al mio fianco, con le sue mani d'oro, mi chiedo che sofferenza grande debba essere per i nostri compagni di vita vedere le proprie donne star cosi male e non poter far nulla... lui era lì a condividere con noi questo momento magico in cui la vita esprime al massimo la sua potenza.
    L'ostetrica rompe le acque, manca sempre meno... ormai si vedono i capelli... non perdo la concentrazione anche se tra una contrazione e l'altra vorrei dormire... continuo a chiedere a Sara quando posso dormire... lei mi ripete, con infinita pazienza, che manca poco e poi potrò dormire...
    Ormai ci siamo.
    E' mezzanotte e mezza passata, credo, io non ricordo bene l'ora, ma mi fanno distendere sul letto e mi portano in sala parto... mancano due spinte, tre per la precisione.
    Entro in questa stanza semi buia, con questo letto molto alto dotato di maniglioni su cui aggrapparsi, mi sento come dentro una tempesta... sto vivendo qualcosa che mi porta in un'altra dimensione, nulla sembra reale.... Nel giro di 4-5 minuti, forse meno, mi sento come colpita da un fulmine... e poi un raggio di sole, vento che spazza via tutto...eccola, è lei, la pancia si svuota d'improvviso come un pallone enorme, sento tuto il liquido uscire e con esso sgattaiola via un pesciolino piangente... è lei! E' nata! E' la mia bambina!!!!
    Me la mettono sulla pancia, io la prendo, ma devono ancora tagliare il cordone...è bellissima, pulita, chissà perchè me lo immaginavo pieno di sangue questo momento e invece lei è ricoperta solo da una specie di gel biancastro, la vernice caseosa se non sbaglio... chiedo se è una bambina e poi aggiungo che avevamo dipinto la cameretta di rosa...chissà cosa avranno pensato l'ostetrica e l'infermiera....
    La chiamo per nome, ci abbraccia Davide, eccoci... noi tre insieme. Che momenti indescrivibili. La avvolgono in un lenzuolo, Davide la prende, mi sistemano un pò, io non sento più male, sentirò solo i punti (ma quella è un'altra storia) e nel giro di pochi attimi ecco tornare in camera noi tre, per un pelle a pelle magico, di quasi tre ore, nel silenzio surreale e carico di emozione della notte, la nostra prima notte, la notte di Anna.
    Mai dimenticherò i suoi occhioni spalancati, le manine muoversi lentamente e incontrollate, lo sguardo curioso come il nostro. Mai dimenticherò la sua prima "poppata", l'istinto e la natura che sottendono ad ogni istante di vita.
    Mai dimenticherò la pace che si leggeva nel suo volto, la tranquillità nonostante la paura che sicuramente avrà provato nel nascere, mai dimenticherò la forza con cui teneva il mio dito.
    Altro che dormire. Ho passato tutta la notte con lei tra le braccia, in contemplazione della cosa più bella al mondo, del mio capolavoro, della vita che era appena nata e proveniva da noi.
    Neppure la notte successiva ho dormito. Dal 5 marzo 2011 alle 00.42 è iniziata la mia simbiosi con Anna. Coccole, abbracci, contatto, amore, latte.
    Che meraviglia.
    Come vorrei rivivere tutto.
    Che entusiasmo e che gioia. Ne ho pieno il cuore.
    Grazie Anna, grazie di avermi fatto diventare la tua MAMMA.

    Anna appena nata

    Io e Anna che sbadiglia

    Il mio capolavoro a 12 ore di vita

    Ancora Anna il 5 marzo 2011

    Anna oggi ad un anno di vita

    sabato 3 marzo 2012

    Un anno fa...

    E' da giorni che voglio scrivere questo post, ma con Anna e le belle giornate che si sono affacciate in questa settimana, non ne ho mai avuto il tempo.

    Un anno fa ero in procinto di abbracciare finalmente Anna.

    Un anno fa il mio pancione di quasi 42 settimane mi accompagnava in ogni momento e si faceva sentire a suon di calcetti.

    Un anno fa le mie fantasie, le mie preoccupazioni, le mie aspettative sul parto.

    Un anno fa le mie fantasie, le mie preoccupazioni, le mie aspettative sulla mia bimba.

    Un anno fa le mie carezze alla pancia;
    un anno fa la testa di Davide appoggiata su di me per cercare i movimenti di Anna;
    un anno fa le nostre "chiacchiere a tre" e le nostre due mani intrecciate pronte a intrecciare le sue.

    Un anno fa la mia mamma, con la sua malattia, che aspettava una telefonata per correre da me.

    Un anno fa la mia valigia pronta per l'ospedale nonostante mi sarebbe piaciuto partorire in casa.

    Un anno fa una candela da accendere e una preghiera perchè il giorno dopo mi avrebbero ricoverata per l'induzione del parto.

    Quanti ricordi si stanno facendo vivissimi in me in questi giorni.
    Non che mi sia mai scordata un istante di quei momenti fantastici, ma ora tutto torna alla mente con una luce e una nitidezza sconvolgente.
    Che voglia di rivivere tutto, che potenza, che energia, che vita!
    Aspetto il 5 marzo alle 00.42... allora sarà il NOSTRO PRIMO COMPLEANNO: primo compleanno di Te, primo compleanno di Me e primo compleanno di Papà. Perchè il 5 marzo non è nata una vita, ne sono nate tre.
    Quanto ti amiamo Anna!
    Davide, io e Anna nel pancione il 23 febbraio 2011, data presunta di parto

    Io e il mio pancione a 40 settimane... e ho partorito quasi a 42!!!

    Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...